lunedì 19 marzo 2012




Lo hai organizzato da mesi, il viaggio in moto, in un paese, Israele, (o Palestina), o Terra santa, insomma, quella striscia di terra sulle rive orientali del Mediterraneo.

Un paese di cui senti parlare praticamente da quando cominci ad avere la cognizione di te stesso, praticamente dai primi ricordi d'infanzia, vuoi perche' ti raccontano che li e' nato Gesu bambino a Betlemme, 33 anni dopo lo hanno pure ammazzato su una croce a Gerusalemme, un hippie, Gesu, girava coi capelli lunghi e diceva di esser figlio di Dio, un eccentrico, un personaggio sopra le righe, un originale.

Succedeva 2000 anni fa, e ancora se ne parla molto.

Piu' tardi Israele diventa la quinta permanente della cronaca della politica internazionale. Come puo' essere questo piccolo angolo di Mediterraneo tanto fondamentale per gli equilibri politici mondiali?

Nel bene e nel male, se ne parla, gli ebrei i musulmani i cristiani che ci vivono, hanno questa abilita' innata di emergere sul maremagnum delle cronache mondiali, e ci riescono alla grande.

Ognuno di noi ha un idea in testa di cosa deve essere questo posto, un idea che viene da una vita di informazioni a riguardo.

Dalla mia maestra delle elementari, che mi spiegava di Erode in Galilea, alla Cnn, pare ci sia una rincorsa universale a raccontarla, la storia della Terra Santa.

Ci son voluto andare allora, non per sapere com'e', tanto son 40 anni che me lo spiegano, ci sono voluto andare solo per provare le falafel.

Ora che son qui da 4 giorni, e di falafel ne ho mangiate, scopro pure che il posto si rivela completamente diverso dalla costruzione mentale che conservavo sedimentata in decenni....

L'opera di demolizione dell'immagine e' cominciata, insieme al lavoro di costruzione, originale, di prima mano.

Come mi piace ho scelto la moto... una bella vespa GTS rossa, la direzione e' verso il Mar Rosso, deciso a dividerne le acque, procedo a meta' gas.